Tia, troppi costi improduttivi. L'assessore al Bilancio chiede sforbiciate al Pef

TERAMO – Servono sforbiciate nel Piano economico e finanziario della Tia 2013 (Pef) presentato dalla Team e appordato oggi al vaglio della Commissione Bilancio del Comune che ha passato al setaccio il documento sollecitando risparmi "prima che le criticità dei conti possano minare la tenuta stessa delle casse del Comune o della municipalizzata". Un’analisi che preoccupa l’assessore al Bilancio Alfonso Di Sabatino che ha rilevato un aumento sensibile (+280mila rispetto lo scorso anno) dei cosiddetti "costi fissi" della tariffa (quelli strutturali, di amministrazione e gestione) rispetto invece ai costi variabili (relativi all’effettivo espletamento dei servizi di raccolta, igiene e trasferimento in discarica) che invece avrebbero subito una contrazione. "Fa riflettere un aumento di questa portata dei costi fissi del Piano – ha detto Di Sabatino – voci che incidono in maniera significativa anche sulle famiglie a giudicare dall’evasione della Tares". Di Sabatino ha infatti reso noto che dei 5,5 milioni previsti, il Comune per la seconda rata scaduta a settembre ne ha incassati solo 2,5. Il Comune dunque si troverà costretto a pagare alla municipalizzata somme che non ha incassato. "Ho sollecitato alla Team un’azione di razionalizzazione ed efficientamento  – ha concluso Di Sabatino -. Si tratta di una revisione necessaria se non vogliamo compromettere la tenuta e la sostenibilità dei conti. Penso che fare una riflessione sui costi improduttivi che incidono sulla tariffa sia il primo passo". Oltre ai componenti della Commissione erano presenti oggi anche il direttore generale del Comune Furio Cugnini, il direttore generale della Team Pierangelo Stirpe e i dirigenti della municipalizzata Giosuè e Castelli.